Germania: dal 9 giugno al 9 luglio si disputa la XVIII fase finale dei campionati mondiali di calcio. Quando ci sono queste grandi manifestazioni sportive come le olimpiadi e i mondiali di calcio chi si sente duosiciliano avverte la triste condizione di dominati in cui si trova la nostra patria e di non poter essere rappresentati in nessun settore da quelli politico ed economico a quello più futile dello sport.
Se alle olimpiadi è possibile indirizzare almeno il nostro tifo
negli sport individuali per gli atleti nati nelle Due Sicilie per gli
sport di squadra il discorso è più difficile. In questi
sport i nostri atleti sono costretti, quei pochi che vengono convocati,
a militare nella nazionale italiana accanto a quelli provenienti delle
zone che ci opprimono dal 1860 e a difendere una maglia dal colore
azzurro che fu voluta proprio per omaggiare la casata che ha posto fine
alla nostra indipendenza.
Qui il problema di fare tifare o meno l’Italia non si pone
perché il vero duosiciliano per motivi storici, culturali,
politici, economici e sportivi non tiferà mai per
quell’azzurro che rappresenta la nostra oppressione.
Avere una propria nazionale di calcio può sembrare nelle nostre
condizioni l’ultimo dei problemi ma data la risonanza che ha la
fase finale dei mondiali poter avere una squadra che ci rappresenta
è un obbiettivo da aggiungere agli altri più importanti
della lotta politica per il riscatto dell’ ex Regno delle Due
Sicilie.
Subito qualche maligno penserà che vogliamo
l’indipendenza, ma essere uno stato sovrano non è una
condizione necessaria e sufficiente per avere una nazionale che si
iscriva ai mondiali a partire dai gironi di qualificazione. Il Regno
Unito è uno stato sovrano che ha quattro nazionali: Inghilterra,
Scozia, Galles e Irlanda del Nord queste nel 1958 furono tutte presenti
alla fase finale.
Nei gironi di qualificazione dei mondiali non mancano le
rappresentative di colonie come fino al 1994 Hong Kong oppure
quest’anno le Samoa americane, ma anche le Fear Oer, che
appartengono alla Danimanca, hanno una loro nazionale che dal 1986
partecipa a tutte le qualificazioni per mondiali ed europei.
Perciò in un assetto federalista dell’Italia dovrebbe
esistere la macroregione “Due Sicilie” con un ampia
autonomia e una propria federazione olimpica, così da avere le
nostre rappresentative in ogni sport. Il giorno che si farà
ciò non saremo più una colonia che non ha diritto a
niente compresa una futile nazionale di calcio, ma una terra che si
sarà riscattata con degli abitanti che possono ambire a stare a
testa alta nel mondo anche sperando di farlo con una vittoria ai
mondiali.
Analogo articolo venne pubblicato nel numero di aprile/giugno 2002 sul periodico L'ALTRA NAPOLI supplemento di NAZIONE NAPOLETANA. Nel caso vogliate verificare di persona quanto affermato da Giuseppe Savoia, collegatevi a questo indirizzo e digitate uno dei seguenti nomi: Galles Inghilterra Scozia Irlanda del Nord |
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