Con
questo dato occorrerà fare i conti volenti o nolenti
perchè la spinta
probabilmente non si risolverà con qualche ampolla d'acqua del
Volturno
- tanto per parafrasare recenti ritualità padane.
Grazie e tornate a trovarci.
CATANIA - Umberto Scapagnini, farmacologo e medico personale di Silvio Berlusconi, è stato riconfermato sindaco di Catania. Lo spoglio delle schede ha richiesto praticamente 24 ore e alla fine ha ufficializzato quello che già appariva chiaro ieri, dopo lo scrutinio parziale dei voti. Ovvero che il sindaco uscente sarebbe riuscito a centrare la rielezione già al primo turno. Scapagnini, che è anche europarlamentare di Forza Italia, ha raccolto 98.557 consensi, pari al 52,19%, distaccando nettamente il portacolori dell'Unione, l'ex ministro e a sua volta ex sindaco Enzo Bianco, della Margherita, che si è fermato a 86.252 preferenze, ovvero il 45,67%. Tutti sotto l'1% invece i risultati ottenuti dagli altri cinque aspiranti alla carica di sindaco.
LA CDL ESULTA - La vittoria di Scapagnini ha ridato coraggio al
centrodestra che ora parla di rilancio della coalizione, anche se -
sempre al primo turno - ha dovuto accettare il passaggio della giunta
di Enna al centrosinistra e constatare una rimonta delle forze
dell'Unione, che alle politiche del 2001 in Sicilia erano state
sonoramente battute con un 61 a zero. Il risultato di Enna e il
recupero generalizzato dello svantaggio di quattro anni fa rendono meno
amara la sconfitta subita dalla coalizione prodiana a Catania, dove
fino alla vigilia in molti davano per certa la capitolazione della Cdl.
Che ora, invece, può esultare.
A partire dal sindaco riconfermato, Scapagnini, secondo cui «i
catanesi hanno capito che abbiamo lavorato bene». Non conosce
incertezze il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, secondo il
quale la Cdl vince «un po' dovunque». Anche i due ministri
siciliani, Stefania Prestigiacomo e Gianfranco Miccichè parlano
di «trend positivo per la Cdl».
La Prestigiacomo aggiunge che «la Cdl non è abbonata alla
sconfitta», come invece aveva lasciato intendere qualche giorno
fa il segretario dell'Udc Marco Follini. Il quale, a sua volta, si dice
soddisfatto e rileva come «trasformare una vittoria in
un'inversione di tendenza stabile è difficile ma non
impossibile». Una constatazione, questa, che accomuna il leader
dell'Udc a Silvio Berlusconi che all'arrivo delle prime notizie dalla
Sicilia aveva sottolineato come «la vittoria è
possibile», augurandosi che a questo punto nella Cdl «la si
smetta con le liti e si cominci a lavorare».
Umberto Scapagnini (Parrinello)
Un altro vincitore, oltre a Scapagnini, è l'udc ribelle Raffaele
Lombardo che con le sue quattro liste autonome ha raccolto in Sicilia
il 14% delle preferenze. «Con questo esperimento politico abbiamo
lanciato una straordinaria ciambella di salvataggio a
Berlusconi», commenta Lombardo.
Il grande sconfitto, Enzo Bianco, ha telefonato all'avversario per
congratularsi della vittoria. E a chi gli chiedeva un commento ha
detto: «Il mio è un ciclo che si chiude dal punto di vista
amministrativo con Catania. Lavorerò in consiglio comunale fino
a quando i miei impegni nazionali saranno compatibili con un impegno
serio per la città».
IL «RIBALTONE» DI ENNA - A Enna, dove l'affluenza è
sostanzialmente identica a quella del 2000 (è andato a votare il
75% degli aventi diritto, contro il 75,3% delle precedente
consultazione) è invece il centrosinistra a cantare vittoria: il
candidato ulivista Rino Agnello prevale con il 56,4% sugli avversari e
strappa alla Cdl il governo della città. Soddisfatti i Ds che
parlano di risultato importante che «segna la prima significativa
incrinatura della roccaforte siciliana del centrodestra».
IL REFERENDUM - La nuova legge elettorale siciliana varata ad agosto
dall'Assemblea è stata approvata nel primo referendum
confermativo in 59 anni di storia dell'Autonomia. Nelle urne hanno
vinto i sì con il 56,57%. E dunque la legge resta in vigore, ed
è con questa che si voterà per le regionali del 2006.
Bassa la partecipazione al referendum, svoltosi in concomitanza con la
prima delle due giornate dedicate alle amministrative: il 16,8%.
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