Ringraziamo Antonio Ciano da Gaeta (Partito del Sud) per averci autorizzato a pubblicare integralmente una sua risposta in un blog su tmo.
Noi condividiamo appieno la sua analisi sul voto di Catania ed aggiungiamo che se nel Sud l'autonomismo comincia a pagare politicamente i due poli ne vedranno delle belle. Certo, una parte di questo elettorato può rientrare nelle due "case" (destra o sinistra) ma una altra parte non rientrerà mai più - esiste un retroterra cullturale anche nel meridione continentale che può costituire la base per la creazione di nuove aggregazioni politiche di tipo autonomistico o per lo sviluppo di quelle già esistenti.
Con
questo dato occorrerà fare i conti volenti o nolenti
perchè la spinta
probabilmente non si risolverà con qualche ampolla d'acqua del
Volturno
- tanto per parafrasare recenti ritualità padane.
Grazie e tornate a trovarci.
Il ministro Calderoli e la lega nord hanno provato a più riprese di creare un partito satellite ascaro nel Sud, non ci sono mai riusciti nè ci riusciranno mai e la ragione è semplice: quello che chiamano sud è la vera Italia ed è stato scannato dal nord infame e famelico di cui Calderoli e Berlusoni sono espressione.
Il sud fu annesso da partito Liberale di Cavour di cui il boss di
Feccia Italia si sente erede, il Sud fu massacrato dalla massoneria
imperante allora come oggi con una sola differenza: nel 1861 mandarono
nel Mezzogiorno d'Italia 150 mila soldati a fucilare ed impiccare
contadini poveri chiamati briganti dagli scrittori salariati di regime,
oggi hasnno le tv che colonizzano le menti geriatriche della gente. Il
popolo del sud continua ad emigrare a frotte, quelli che rimangono
ringraziano il potere per averli risparmiati da quel genocidio.
A Catania vi è da anni una forte componente autonomista,
prima confluiva in un movimento che si chiamava "NOi SICILIANI"
condotto da Erasmo Vecchio, abbandonato a se stesso. Vecchio aveva
saputo costruire una fitta rete di tale movimento in tutta la Sicilia e
aveva tessuto contatti con movimenti autonomisti come Alleanza
Meridionale ed il Partito del Sud di Gaeta, ma il Centro-sinistra non
ha saputo cogliere il momento. A Catania la sinistra non esiste da un
pezzo e Eaffaele Lombardo ha colto l'attimo da buon fruitore politico.
Non credere che i siciliani autonnomisti di Lombardo siano
cosìì docili, non crederlo mai. Come sai, nei
giorni scosi si sono riuniti i governatori delle regioni dell'ex Regno
delle Due Sicilie, di destra e di sinistra e han fatto trasparire
l'idea di una eventuale trasformazione politica, da soggetto regionale
a soggetto politico di riferimento. Da Bassolino a Totò
Cuffaro sono stati tutti d'accordo e chissà che dietro
all'esperimento di catania non ci sia qul progetto in fasce. Cmq
qualcosa si sta muovendo.
Per quanto riguarda il Partito del Sud nessuno può togliere
a Ciano questa formazione politica: è nato a Gaeta e si
è presentato alle elezioni comunali del 2002 prendendo il
3,30 per cento dei voti e timbrato da ben seicento elettori della
nostra città.
Anche nelle elezioni regionali, Ciano, in lista con Marrazzo, ha
parlato in piazza in nome del partito del Sud ed i consensi gli sono
arrivati eccome: ha preso il 10,22 per cento da solo, senza altre
compagnie, anzi gli han fatto la guerra tutti, da destra a sinistra, ma
lui imperterrito ha sfondato quota dieci per cento ( in Sicilia le
liste autonomiste di Lombardo erano 4).
Io penso che il Sud stia prendendo coscienza e quando lo
avrà fatto non ci saranno Calderoli o Berlusconi8 che
possano fermare la spinta rivoluzionaria del Sud affamato,
nè possono farli certi garibaldini di sinistra.
Sono dieci anni che Ciano va in giro per l'Italia, dalla Sicilia a Milano, va in giro col suo libro a raccontare come il Nord ha massacrato il Sud, come lo ha derubato, come bisogna ritornare alle radici della storia negata e riprendersi l'identità di popolo che i savoia ci han tolto e che questa repubblica nata il 2 giugno del 1946 non ci ha saputo ridare. Bomba o non bomba arriveremo a Roma, sia chiaro, nonsarà oggi, nons arà domani, ma qualcosa si sta muovendo.
Berlusconi pensa di aver vinto a Catania, fateglielo pensare pure, ma
questo è l'inizio della sua fine e soprattutto la fine di un
interregno che dura da 144 anni. I garibaldini di Bixio a Bronte
fucilarono un certo LOmbardo, fecero un errore macroscopico. Lombardo
era un avvocato, presidente del consiglio comunale di Bronte, fu
fucilato dopo un processo farsa.
Oggi un altro Lombardo pare stia ridando senso alla identità
siciliana, almeno lo si spera. Che poi stia con Scapagnini è
difficile crederlo, i siciliani veri non amano coloro che vanno a
baciare le mani ai milanesi. Sia chiaro.
Ai sensi della legge n.62
del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e
del web@master.