GAETANO FILANGIERI E LA RICERCA DELLA FELICITÀ |
Vita ed opere di Gaetano Filangieri (Elenco dei testi pubblicati sul nostro sito) |
![]() | Se qualcuno mi avesse chiesto appena una ventina di anni fa chi fosse Gaetano Filangieri, non sarei stato in grado di rispondere se non un banalissimo: “Filangieri? Uno dei grandi illuministi napoletani”. Non è una gran consolazione sapere che stavo in ottima compagnia. Un gigante del pensiero. Altre parole non trovo per definire il Filangieri de “La Scienza della Legislazione” (1). Un testo che per la sua mole e per le tematiche affrontate mi aveva sempre tenuto a distanza. Ora posso solo affermare che non ci si può crogiolare nel vanto di essere della Megale Hellas, se non si è letto, o perlomeno sfogliato e con un po' di attenzione, “La Scienza della Legislazione”. A tal proposito, Gerardo Ruggiero, uno dei maggiori studiosi di Filangieri, scrive nella prefazione del suo testo (2): “Quando si parla di Gaetano Filangieri anche presso il pubblico colto ci si accorge che questo nome è poco più di un’ombra, evanescente e impalpabile, tanto più improponibile in quanto espressione di un’area culturale collocata in un Sud, spesso considerato tale non solo da un punto di vista geografico.” |
Della sua formazione si occuparono lo zio Monsignor D. Serafino Filangieri, benedettino, professore di fisica all’Università di Napoli, poi Arcivescovo di Palermo, e soprattutto Monsignor Luca Nicola De Luca, del quale cosi scrive il nipote Giovanni de Luca (3):
Mossi dalla riputazione, che egli si acquistava da giorno in giorno fra gli Uomini di Lettere, i Principi di Alianello dell'illustre Famiglia Filangieri lo richiesero per Precettore de' loro Figliuoli, fra i quali D. Gaetano Filangieri era il più fanciullo, che egli educò fin dall'infanzia. Il tenero, e brieve elogio, col quale egli pianse la di lui, immatura morte, e che si legge nella pagina 27 del Tomo Ottavo delle sue Opere, fa conoscere di averlo egli solo istruito in tutti i rami delle Scienze pel corso di venti anni continui e quanta tenerezza egli nudriva verso quel giovine Cavaliere, che avea veduto sotto a' suoi occhi divenir l'Autore dellaScienza della Legislazione, ed a cui tanto amò di dare il dolce none di suo Allievo, e fin anche di suo Fratello a lui congiunto col vincolo della più tenera amicizia.
Il De Luca rimase colpito quando Gaetano Filangieri risolse in vece di un suo fratello una dimostrazione di geometria. Questo episodio gli permise di apprezzare il giovane, sulle cui attitudini allo studio i genitori nutrivano non pochi dubbi ed erano orientati afargli proseguirela carriera militare. Nel 1769 sidimise dalla carriera militare per dedicarsi alla formazione letteraria e giuridica. Di lì a qualche anno si fece notare con una opera, Della Morale de' Legislatori, di cui resta solo una sintesi pubblicata nel 1772 su “NOTIZIE DE' LETTERATI” (4)
Si parla anche di un suo coinvolgimento nella ricostruzione in Calabria di Castelmonardo – col nome di Nuova Filadelfia (5)– distrutto dal terremoto del 1783. Sul Nuovo Monitore Napoletano leggiamo:
La Filadelfia calabrese fu concepita ancora più razionalmente da Giovanni Andrea Serrao, il vescovo liberale di Potenza, figlio nativo di Castelmonardo e amico intimo di Gaetano Filangieri. Le due principali arterie che si incrociavano per formare lo scheletro del paese, erano orientate formando una croce, conformemente ai punti della bussola. Le altre strade furono poi chiamate con numeri e direzioni in riferimento alla croce principale, dando vita ad un sistema unico in Italia. La chiesa più importante doveva essere nel quadrato principale che corrispondeva apparentemente alla City Hall nel cuore della Philadelphia americana.
(https://www.nuovomonitorenapoletano.it/)
Fu in contatto con diverse personalità di altri stati sia della penisola che europei. Lasua opera principale (“La Scienza della Legislazione”) suscito interesse ed ammirazione anche oltreoceano, tra i “fratelli” che stavano affrancandosi dalla madrepatria inglese (6). Dai contatti espistolari con Benjamin Franklin sarebbe nato uno dei fondamenti della dichiarazione della indipendenza delle 13 colonie.
We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness.
(Declaration of Independence, https://www.archives.gov)
Scatenò anche reazioni avverse, come, ad esempio, quella di un ‘oscuro’ professore salernitano di matematica (Giuseppe Grippa) che contestò le tesi filangierane sul superamento del feudalesimo (7). Alla Lettera di Grippa ‘rispose’ il catanese Giuseppe Costanzo (8)
I francesi mal digerirono la crescente notorietà dell’intellettuale di uno staterello italiano. Benjamin Constant redasse nel 1822 un piccato commento: “Commentaire sur l’ouvrage de Filangieri” (9)
Se si esclude una edizione di Le Monnier, con introduzione di Pasquale Villari (10), non ci risulta che nel periodo post-unitario la sua opera sia stata valorizzata come avrebbe meritato. Soltanto negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una riscoperta della straordinaria opera filangieriana e il suo nome è arrivato – grazie anche al web – al grande pubblico.
Opera rivoluzionaria, dunque, la sua e soprattutto ispirata ai principi di quello che i greci chiamavano “parresia”, il dovere/diritto di parlare apertamente ai governanti. (Diritto alla felicità - Obiettivo primario del Secolo dei Lumi, Mauro Giancaspro, 16 maggio 2019, https://wsimag.com/)
Della sua affiliazione alla massoneria di osservanza inglese non vi sono notizie documentali ma son certe le sue frequentazioni convari “fratelli” italiani e stranieri.
Filangieri mori, ad appena 35 anni, nel 1788, e non riusci a realizzare il suo ultimo progetto ovvero un’opera di cui ci ha lasciato il solamente il titolo: Nuova scienza delle scienze
Attraversò il Settecento come una meteora, ma lasciò un segno indelebile del suo passaggio. Ci ha colpito, nella nostra ricerca di materiali sulla sua vita, un ELOGIOscritto nel 1819 dal professor Bianchetti dell’Ateneo di Treviso (11), dal quale riportiamo un estratto:
Se un Italiano scopre l’America, ed è cagione incolpevole, ed infausta che altri s'affrettino di portare a' suoi innocenti abitatori i ceppi pesanti del dispotismo, e scannino sull'ara dell’ingordo, metallo tante vittime ignare di posseder fra esse sì crudo Iddio, un altro Italiano molti secoli dopo cogli alti suoi pensamenti dirige la mano del venerando FRANKLIN a creare e diffondere tra questi stessi Americani il nuovo culto di quella giustizia e di quella libertà che avranno eterno su quelle contrade ed onorato il tempio. Popoli del nuovo mondo! sia questo almeno il tardo compenso che l'Europa vi dovea, e che l’Italia vi diede.
[...] Il FILANGERI disse nel primo testo che l'amministrazione non deve mostrare la sua influenza che nello spianare la strada, e quindi dee lasciar correre gli uomini alla sua felicità. Di due parti questa amministrazione egli adunque compose, se posso così appellarle, una positiva, l'altra negativa, e queste due parti formano appunto quel miscuglio da lui esposto nel secondo testo di attenzione e di abbandono, d'ingerenza e di libertà; attenzione, ed ingerenza per ispianare la strada e torre gli ostacoli, abbandono e libertà per lasciar poi nell'agricoltura, e nel commercio gli uomini correre a loro grado.
Da queste parole emerge chiaramente che già in quegli anni vi era chi aveva contezza dello straordinario spessore dell’opera principale di Filangieri e della sua influenza sulla costituzione americana. Questo contrasta enormemente con l’oblio o, se volete, con la scarsa attenzione che venne data in patria (e qui mi riferisco sia alla patria napolitana fino al 1860 e poi a quella italiana fin quasi ai nostri giorni).
Sottolineo un altro passaggio dello scritto di Bianchetti, dove l’autore accenna indirettamente alle voci che volevano Acton (12) responsabile della fine prematura di Filangieri:
Ah! signori: se un tanto scellerato vi fu che di questa morte colpevole sia, come tradizione fra gli uomini suona, ben a diritto egli ha in compenso l'odio di tutto il genere umano, ben a diritto maledetto ed esecrato è il suo nome, e calpestate e disperse esser dovrian le sue ceneri, imperocché la perdita, di un uomo grande forma sempre un voto irreparabile, ma non è possibile esprimer quello che lascia al suo partire il FILANGERI. Luminose e venerande sono le faci del genio, sia che tramandino con parlanti immagini le bellezze della natura, sia che arrivino con calcoli profondi a conoscerne le forze, sia che la gloria estendano o stabiliscano de' popoli e degl'iinperj; ma nessuna face è più splendente, nessuna face è più preziosa di quella che l'uomo illumina sui proprj diritti, che questi diritti sacri ed inviolabili protegge e difende, e direttamente per l'unica via della felicità e del ben essere sovra la terra lo conduce.
La voce del presunto avvelenamento viene riportata anche dalla Treccani (13) nel Dizionario-Biografico, dove si parla anche del funerale massonico, celebrato a qualche mese dalla morte del Filangieri:
Il più sentito riconoscimento il F. lo ebbe ancora dai fratelli massoni. "Le logge della dipendenza inglese", scriveva Tommasi a Münter il 14 ottobre 1788, "nel di 20 settembre celebrarono in una gran casa di campagna i funerali di Filangieri". Il Cirillo descrisse con tenerissime parole la struggente malinconia provata durante il viaggio in compagnia di Pagano e di Albanese alla Cava, al capezzale dell'amico; Pagano recitò un epicedio e Tommasi, "tremando", un piccolo poemetto.
In appresso elenco delle opere pubblicate sul sito, buona lettura.
Zenone di Elea - Aprile 2022
(1) Vedi elenco delle opere pubblicate sul nostro sito.
(2) GERARDO RUGGIERO, Gaetano Filangieri: un uomo, una famiglia, un amore nella Napoli del Settecento, Guida Editori, 1999.
(3)Per la morte di monsignor D. Luca Nicola de Luca prima vescovo di muro, e quindi vescovo di Trivento, canto lugubredi Giovanni de Luca suo nipote, NAPOLI, Stamperia di Angelo Coda, 1827.
(4)NOTIZIE DE LETTERATI, Primo Semestre, PALERMO 1772, Stamperia di Vincenzo Gagliani, pag. 194-198.
(5)NICOLA LEONI,Della Magna Grecia e delle tre Calabrie, Napoli, 1816, pag. 135:
FERDINANDO IIII REGE P. F. A.
ITERATIS AN. MDCCLXXXIII TERRAEMOTIBVS
CASTROMONARDO, A FVNDAMENTIS DELETO
ORDO POPVLVSQVE
PAVCIS AMISSIS CIVIBVS INCOLVMIS
QVOD FELIX FAVSTVMQVE SIT
HIC PVBLICI CONSILII DECR. XVI CAL MAI
NOVAM SEDEM FIXIT
AC NOVVM VRBI INDIDIT NOMEN
PHILADELPHIA
LOCO SINGVLIS DATO DECR. AEDIL.
(6)DAVIDE ALESSANDRA, Gaetano Filangieri a Benjamin Franklin, Napoli 1782 (https://www.historiaregni.it, 2018)
(7)GIUSEPPE GRIPPA, Lettera al Cavaliere Gaetano Filangieri(Salerno, 1782); GIUSEPPE GRIPPA, Scienza della Legislazione sindacata(1784).
(8)GIUSEPPE COSTANZO, Dissertazione politica in risposta alla lettera di Giuseppe Grippa,Catania, 1785.
(9)Di cui riproduciamo la traduzione italiana del 1828- https://www.eleaml.org/ne/stampa2s/1828-CONSTANT-Comento-sulla-Scienza-della-legislazione-2022.html
(10)PASQUALE VILLARI, Intorno ai tempi ed agli studi di Gaetano Filangieri, Firenze, 1864.
(11)Memorie scientifiche e letterarie dell'ateneo di Treviso,Elogio a Gaetano Filangeri di Giuseppe Bianchetti - Vol. II Venezia, MDCCCXIX.
(12)Cfr. anche EMILIO DE TIPALDO, Biografia degli Italiani Illustri nelle scienze, lettere ed arti,Venezia, MDCCCXXXIV.
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
Nicola Zitara mi chiese diverse volte di cercare un testo di Samir Amin in cui is parlava di lui - lho sempre cercato ma non non sono mai riuscito a trovarlo in rete. Poi un giorno, per caso, mi imbattei in questo documento della https://www.persee.fr/ e mi resi conto che era sicuramente quello che mi era stato chiesto. Peccato, Nicola ne sarebbe stato molto felice. Lo passai ad alcuni amici, ora metto il link permanente sulle pagine del sito eleaml.org - Buona lettura! Le développement inégal et la question nationale (Samir Amin) |
![]() This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License. |
Ai sensi della legge n.62
del 7 marzo 2001 il presente sito non costituisce testata
giornalistica.
Eleaml viene aggiornato secondo la disponibilità del materiale e
del Webm@ster.